In tutte le mappe antiche figura il nome di Cetaria in prossimità dell'attuale Scopello (nei pressi Castellammare del Golfo), come località marina. Essa veniva posta in rilievo al pari di Drepanon, Eryx e Panormus. La prima menzione risale a Tolomeo.

Il nome Chiteja era attribuito alla città per la prevalenza della pesca del tonno, dal greco "chitos"; gli abitanti erano chiamati da Plinio Citari. Secondo vari studiosi essa sarebbe da identificare con il sito archeologico tardo romano che si trova nel tratto di costa che da Guidaloca (Vitaloca) va precisamente alla Cala Alberelli nella zona detta Li Arbi, su un territorio pianeggiante a sud-est dello scoglio Funcia.

È ipotizzabile la presenza di un'area industriale per la preparazione di materiali ceramici (in particolare anfore). Tale ipotesi sarebbe avvalorata dalla presenza di alcuni cumuli di materiali di scarto, tipici di fornaci, e residui di lavorazione.