Esara (in greco antico: Αἴσαρα, Aísara; Grumentum, VI secolo a.C. – Crotone, V secolo a.C.) è stata una filosofa greca antica.

Nata a Grumentum, fu una filosofa della scuola pitagorica vissuta tra il VI e il V secolo a.C.

A Esara, citata da Giamblico, è attribuito il frammento περὶ ανϑρώπω ϕύσιος ("sull'anima dell'uomo"), che alcuni studiosi attribuiscono a Arata o Aresa di Lucania, filosofo della stessa scuola.

«Pare a me che la natura dell'uomo debba servire di regola alla legge del diritto, alla casa e alla città; imperocché esaminandola bene, in essa se ne troverebbero basi. Avvengacché in essa si rinvenga la legge ed il diritto, essendo l'uomo adorno di anima raziocinante. Doppoiché essendo l'anima fornita di tre qualità o potenze, presiede a tre diverse operazioni, e le manifesta colla prudenza,con la fortezza e con l'amore congiunto a benevolenza. E queste operazioni avvengono in tale maniera inverso le cose tutte; che la potenza principale ordina, la potenza inferiore eseguisce, e l'intermedia poi in parte comanda ed in parte obbedisce (...).»

(Frammento dalla collezione dello Stobeo, nella traduzione di Angelo Bozza)