Alontion (Ἀλοντίον) era un'antica città della Sicilia, fondata da coloni greci. La città antica viene localizzata a San Marco d'Alunzio.

Secondo Dionigi di Alicarnasso, vi si stabilirono alcuni dei compagni di Enea, provenienti dall'Acarnania dopo la caduta di Troia.

Esistono monete di bronzo di Alonzio coniate nel IV secolo a.C. sulle quali figura l'iscrizione «ΑΛΟΝΤΙΝΟΝ» dalle quali si deduce che nella città esisteva il culto per le divinità greche.

La sua fondazione risale al IV secolo a.C. e durante il periodo di dominazione greca fu un centro fiorente denominato Alontion e batté moneta propria.

Durante le guerre puniche fu conquistata dai romani, che la proclamarono municipium autonomo, ribattezzandola Aluntium e, in questo periodo, la cittadina conobbe uno sviluppo artistico ed economico di cui esiste ancora testimonianza nei monumenti archeologici e in una vasta letteratura epigrafica. Sarà citata anche da Plinio e dallo stesso Cicerone nel famoso processo contro Verre che si impadronì dei tesori di numerose città siciliane.

Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, Aluntium fu conquistata prima dai Bizantini, che la chiamarono Demenna, e poi dagli Arabi che circondarono l'abitato di mura e ne fecero il centro amministrativo politico di una vasta zona della Sicilia denominata Val Demone.

I Normanni, sconfitti gli arabi, ne fecero il loro centro di governo e la chiamarono San Marco in onore dell'evangelista e in ricordo della prima città conquistata in Calabria. Dall'XI secolo fu dominio di Roberto il Guiscardo degli Altavilla, che la scelse come punto di partenza e come presidio militare per la conquista della Sicilia. In questo periodo fu edificato il monastero delle monache benedettine con l'annessa chiesa del Santissimo Salvatore.

Successivamente appartenne a diverse famiglie nobiliari fino a quando il 2 settembre 1398 il re Martino I di Sicilia concesse la signoria di San Marco ad Abbo Filangieri e la sua famiglia governò la città sino alla fine del feudalesimo in Sicilia. Sotto il controllo della famiglia Filingeri, San Marco divenne un centro economicamente e culturalmente ben sviluppato e fu arricchito di molte chiese. Durante il loro governo in città nacquero personalità illustri come Scipione Rebiba, divenuto cardinale, nato appunto da una Filingeri nel quartiere di San Basilio il 3 febbraio 1504, e Girolamo Lanza, eremita e fondatore dei romiti del Monte Pellegrino a cui appartenne il giovane Benedetto Manasseri da San Fratello.

Il 30 luglio 1862 il Consiglio Comunale di San Marco deliberò, per ricordare le antiche origini del centro, di aggiungere al nome San Marco l'appellativo d'Alunzio: San Marco d'Alunzio.